COME SCEGLIERE UN BUON OPERATORE OLISTICO?
Come scegliere un buon operatore olistico?
Sembra una domanda banale, ma vi assicuro che non lo
è.
Sarà che amo questo settore e quindi vi presto più
attenzione, però se mi guardo intorno l'olismo pullula di figure
professionali dalle infinite connotazioni ed indirizzi.
È una vera giungla, difficile da riconoscere anche per noi che vi dedichiamo il nostro tempo tutti i giorni!
Come fa quindi una persona esterna a questo mondo a compiere una scelta opportuna?
Quasi sempre avviene di
riflesso: un amico si è trovato bene e ci invita a provare, il più
delle volte l'amico consiglia caldamente l'esperienza e la indica
come l'unica via davvero valida.
(Questa situazione ovviamente
ci arricchisce di gratitudine!).
A volte accade proprio così e
la disciplina scelta accresce in fama e in numero di persone che la
esercitano.
A volte, invece, ci si ritrova a
non capire il senso del trattamento ricevuto e pensare che il settore
olistico sia superfluo.
Questo avviene per un semplice motivo, che viene ignorato ma che è fondamentale... scegliere una
determinata disciplina pur non conoscendola vuol dire che"ci
risuona dentro". È la cosiddetta legge dell'affinità, una
delle basi su cui poggia l'intera filosofia olistica: il simile
sceglie il simile. Solo in questa condizione ci si sente "a casa"
e si è disposti ad affidarsi a qualcosa che ancora, almeno nel
nostro paese, non è riconosciuto.
Primo fattore
La prima cosa da
fare è quindi chiedersi: voglio davvero provare questo metodo? Sono
disposto anche per un'ora a mettermi in gioco?
È importante!
Fai un respiro profondo tra la domanda e la risposta.
Magari non
sarà quella la tua via, o lo sarà per qualche tempo, però la
decisione proviene da te e questo è il primo atto "corpo mente
spirito"- olistico!
In tal caso nè il cliente nè l'operatore
avranno speso invano il loro tempo.
Secondo fattore
Se
desideri fare un percorso, che ti porti a contattare ciò che sei e
quello su cui non hai mai prestato attenzione, verifica che
l'operatore sia certificato.
In Italia gli attestati
olistici non hanno una vera valenza almeno dal punto di vista
giuridico; tuttavia per te devono avere un significato, perché solo
in questo modo puoi assicurarti che la persona che incontrerai sa per
esperienza, ore di studio e di pratica dove condurti.
Molte
volte è credenza popolare che un operatore olistico non abbia lo
stesso valore di uno sanitario o di uno estetico, non è così. Ci
vogliono anni di studio per diventarlo, altrettanti anni di
autoanalisi, di osservazione e di sperimentazione.
Anche se a
volte alcune discipline trattano temi più sottili o esoterici e ciò
può apparire ad alcuni leggero, vi assicuro che non lo è: per
garantire in questo ambito una centratura gli operatori devono
attenersi ad alimentazioni particolari, ad ore quotidiane di
esercizio fisico e mentale per raggiungere dei risultati seri.
Anche se amiamo ciò che proponiamo
non vuol dire che non ci impegniamo ed operiamo delle scelte per
doverlo portare avanti.
Ritornando ai certificati puoi
sincerarti che almeno un corso seguito dal professionista sia
pluriennale o multilivello.
È importante.
Oggi ci sono tutti i mezzi per farlo semplicemente su internet! Verifica che argomenti trattano le scuole che li hanno formati e soprattutto se esistono ancora.
Non affidarti a chi esercita e ha
seguito un corso di pochi giorni, non perché non possano avere un
talento innato verso il loro lavoro, ma semplicemente perchè non
avrai mai dei riferimenti precisi.
Olistico non vuol dire senza
basi.
Nelle pratiche spirituali ovviamente non è necessario, ma
sono appunto "spirituali" non corpo-mente-spirito.
Terzo fattore
Diffida da chi prescrive, un operatore puó consigliarti, suggerire ma mai prescrivere! Questo è sancito anche dalla legge italiana, ma senza scomodare il diritto, è l'essenza stessa di chi sceglie dei metodi di "cura" olistisci: noi proponiamo delle altre vie compatibili con quelle mediche ma mai sovrapponibili! E' proprio questo il bello, le persone sono un'unione di infiniti aspetti che vengono accolti nella loro interezza, senza scindere nulla! Lo scopo è di far ritornare la persona a ripercepirsi in questo insieme e nutrirne ogni singola sfumatura. Accompagnare la persona verso l'equilibrio naturale delle cose.
A questo proposito ti consiglio anche di allontanarti subito da chiunque ti dice "questa è l'unica strada", non è un buon operatore olistico!
Non esiste mai un'unica soluzione ma sempre almeno due, per farti scegliere in continuazione il meglio per te!
È la possibilità di scelta il primo rimedio davvero efficace.
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